Dolore all’Anca: La Sindrome Dolorosa del Grande Trocantere
Hai un dolore a lato dell’anca quando stai tanto in piedi, fai le scale o stai dormendo sul fianco?
Potrebbe essere una Sindrome Dolorosa del Grande Trocantere!
Vediamo cos’è, perché insorge e come si può curare:
Il termine Sindrome Dolorosa del Grande Trocantere indica un insieme di patologie caratterizzate dal dolore attorno alla parte laterale dell’anca, il Grande Trocantere. Questo dolore tipicamente si accentua da sdraiati, poggiando sul fianco1.
La condizione più conosciuta che causa questa sindrome è la Borsite Trocanterica, ma più frequentemente il problema è dovuto ai muscoli che muovono l’anca2.
Anatomia dell’anca
Per capire la Sindrome Dolorosa del Grande Trocantere dobbiamo descrivere in breve l’anca e ciò che la circonda:
L’articolazione dell’anca o Coxo-femorale è composta da due ossa: il Bacino, con la sua fossa articolare chiamata acetabolo, e il Femore, cioè l’osso della coscia, con una parte superiore chiamata testa.
Sotto la testa del Femore si trova una sporgenza dello stesso osso chiamata Grande Trocantere, a cui si attaccano i tendini dei muscoli più importanti dell’anca. Questi muscoli sono il Grande, il Medio e il Piccolo Gluteo. In questa regione anatomica si collocano anche il Quadricipite e il Muscolo Tensore della Fascia Lata.
Per diminuire l’attrito esistono anche delle borse sierose, cioè delle strutture simili a degli involucri di tessuto ripieni di liquido che fanno da “cuscinetto” tra i diversi tendini e ammortizzano eventuali urti contro superfici dure.
Perché può fare male?
Quando ci muoviamo male, alcune strutture del corpo possono essere eccessivamente sollecitate, finendo così per infiammarsi e danneggiarsi. Ciò succede anche nell’anca: movimenti ripetitivi come correre, camminare, praticare sport che prevedano calci e sollevamenti delle gambe o sopportare carichi su una gamba sola per lungo tempo sono tutte attività che mettono sotto sforzo l’articolazione e le sue strutture adiacenti3. Il tutto può insorgere con dolori acuti che durano pochi giorni, ma con il passare del tempo questi possono cronicizzare.
In ognuno di questi casi si può sviluppare una Sindrome Dolorosa del Grande Trocantere. Il problema principale è il dolore, che compare anche quando si tocca il lato esterno dell’anca e nello starci sdraiati sopra e può causare difficoltà ad esempio nei movimenti di rotazione e di abduzione (alzare la gamba lateralmente) e a volte si avvertono anche degli schiocchi nella stessa zona.
Questo problema colpisce maggiormente le donne tra i 40 e i 60 anni1,2, persone che camminano molto, corridori e atleti che saltano o che fanno esercizi per le gambe (squat con bilanciere, affondi con pesi).
Obesità, traumi diretti (cadute con impatto sul fianco), problemi metabolici e fumo, squilibri nella lunghezza o nell’appoggio di una gamba sono tutti fattori che aumentano il rischio di sviluppare questa Sindrome.
La Borsite Trocanterica
Se c’è un’infiammazione nella zona, le parti più comunemente coinvolte sono le borse sierose: in questo caso si parla di Borsite Trocanterica.
Quando per qualche motivo c’è tanta tensione attorno al Trocantere, i tendini e le altre parti sfregano tra loro, la borsa non basta più a togliere attrito e si infiamma4,5. I segni più importanti di Borsite sono:
dolore
gonfiore
arrossamento
impossibilità a muovere l’anca
scrosci articolari e tendinei.
Il dolore viene percepito come più intenso al mattino appena alzati, durante il giorno quando ricominciamo a camminare dopo una pausa, stando fermi a lungo in piedi o ancora la notte, sdraiati sul fianco dolente. Gli sportivi lo sentono durante o dopo le attività di corsa e salto prolungati.
La Tendinopatia Glutea
La causa più frequente di dolore laterale all’anca è però la Tendinopatia del Medio e del Piccolo Gluteo o del Tensore della Fascia Lata2.
Questi muscoli sono i principali Abduttori dell’anca, quelli che si contraggono quando apriamo in fuori la coscia o stiamo in piedi su una gamba sola. Quando sono sotto stress possono affaticarsi e con il sovraccarico i loro tendini vengono danneggiati. Inizialmente possono non dolere, ma con il tempo si lesionano sempre più fino a rompersi parzialmente o completamente (Tendinopatia cronica o degenerativa)5.
Anche in questo caso il dolore è il sintomo principale, ma possono esserci anche perdita di forza, difficoltà nei movimenti dell’anca e gonfiore.
La tensione della Fascia Lata
Un’altra struttura, la Fascia Lata, che passa sopra ai Glutei, alle borse sierose e al Grande Trocantere, quando è molto tesa per via del sovrautilizzo (corsa su terreni duri, sconnessi o per lunghe distanze) può sfregare eccessivamente sulle strutture sottostanti, infiammarle e danneggiarle, causando borsiti o tendiniti.
Altre patologie
Anche l’Artrosi della Colonna Vertebrale, dell’Anca o del Bacino può causare un dolore proiettato a distanza e percepito a livello del Grande Trocantere3.
Le patologie della Colonna Lombare possono causare dei dolori irradiati verso il basso e riferiti a lato dell’anca, come nel caso di unalombocruralgia o unalombosciatalgia.
Infine, alcune infezioni batteriche possono colpire le ossa dell’Articolazione dell’Anca e quindi simulare una Sindrome Dolorosa del Grande Trocantere.
Come si trattano queste patologie?
Esistono diversi approcci al problema: trattamenti non chirurgici come i farmaci e la Fisioterapia o, solo dopo che altre strade hanno fallito, operazioni chirurgiche.
Farmaci e Infiltrazioni
Nel primo caso, i trattamenti medici più utilizzati sono i farmaci antinfiammatori (FANS) o l’infiltrazione dei tessuti con cortisone o analgesici per controllare il dolore e spegnere eventuali infiammazioni. Se il problema persiste, l’indicazione è quella di ricontattare il medico che li ha prescritti o eseguiti.
Operazioni Chirurgiche
Nei casi refrattari ai trattamenti con Fisioterapia, farmaci o infiltrazioni, viene considerata un’operazione chirurgica2. Di solito si eseguono bursectomie (asportazioni della borsa) o pulizie in artroscopia della struttura infiammata, eventualmente riparando i tendini dei muscoli interessati. Dopo l’operazione, spesso si eseguono cicli di Fisioterapia per rinforzare la regione anatomica e trattare la cicatrice.
SOLUZIONI e CURE FISIOTERAPICHE
Nel trattamento dell’anca dolorante, è sempre preferibile iniziare con interventi non invasivi. Evitare attività dolorose per un certo periodo, utilizzare una stampella per camminare e l’applicazione di ghiaccio o calore nella zona dolente possono aiutare a ridurre il dolore.
Per accelerare il processo di guarigione e migliorare la funzionalità dell’anca, la Fisioterapia Manuale Osteopaticaè la scelta terapeutica più appropriata iniziale.
Inizialmente, il trattamento si concentra sulla riduzione del dolore e di altri sintomi, e successivamente si interviene sulle cause sottostanti dell’infiammazione per ripristinare la piena funzionalità dell’anca e tornare alle normali attività lavorative e di svago.
Man mano che il dolore diminuisce e i tessuti guariscono, è necessario stimolarli gradualmente senza causare nuovi danni, e il Fisioterapista dispone degli strumenti adeguati per farlo:
Attraverso la Fisioterapia Manuale Osteopatica, il fisioterapista tratta le articolazioni, i muscoli e i tessuti circostanti, alleviando i dolori e le tensioni, correggendo il corretto movimento delle articolazioni e permettendo che l’articolazione dell’anca funzioni in modo fluido, riducendo così il dolore.
L’utilizzo della Terapia Fisica come Ultrasuoni e LASERdirettamente sul Grande Trocantere riduce l’infiammazione dei tendini e delle strutture circostanti, contribuendo a controllare il dolore evitando così l’assunzione di farmaci antidolorifici.
Il Taping Neuromuscolare favorisce un migliore funzionamento dei muscoli e allevia il disagio nei primi giorni dopo il trattamento.
Attraverso l‘Esercizio Terapeutico, il Fisioterapista insegna degli esercizi mantenere i risultati delle sedute anche a casa, migliorando nel tempo la forza e il controllo di questa regione.
Inoltre, insieme al Fisioterapista, è possibile valutare l‘utilizzo di un Plantare o Soletta modellata su misura per ottimizzare il movimento dell’intera gamba, riducendo lo stress sull’anca e prevenendo recidive.
Fisioterapista OMT, iscritto all’Albo di Fisioterapia presso l’Ordine TSRM PSTRP di Pavia al n’ 42.
Il dott. Salerno ha conseguito la laurea in Fisioterapia nel 2015, presso l’Università degli Studi di Pavia; il Master in “Riabilitazione dei Disordini Muscoloscheletrici” presso l’Università degli Studi di Genova con la collaborazione con Libera Università di Bruxelles.
Attualmente frequenta costantemente corsi di aggiornamento con i più importanti docenti internazionali per approfondire e migliorare ulteriormente le conoscenze nella Terapia Manuale e della Neuromodulazione del Dolore Cronico e Acuto.
Parla in modo fluente inglese e francese.
Dr. Filippo Louvin
Fisioterapista OMT, iscritto all’Albo di Fisioterapia presso l’Ordine TSRM PSTRP di Pavia al n° 312.
Il dott. Louvin ha conseguito la laurea in Fisioterapia nel 2016, presso l’Università degli Studi di Pavia; il Master in Fisioterapia Manuale Ortopedica presso l’Università Internazionale della Catalunia a Barcellona.
Attualmente frequenta costantemente corsi di aggiornamento con i più importanti docenti internazionali per approfondire e migliorare ulteriormente le conoscenze nella Terapia Manuale, la Massoterapia e la Chinesiologia.
Parla in modo fluente il francese, l’inglese, lo spagnolo e il catalano/valenciano.
Dr.ssa Gabriella Tuvo
Specialista in Ortopedia e Traumatologia, iscritta all’Albo dell’Ordine dei Medici della provincia di Pavia dal 29/03/2005 al n° 07999.
Per prenotare una visita ortopedica, chiamare o inviare un SMS al numero: 3387638526.
Dr. Alessandro Corda
Fisioterapista OMT, iscritto all’Albo di Fisioterapia presso l’Ordine TSRM PSTRP di Pavia al n°169.
Il dott. Corda ha conseguito la laurea in Fisioterapia con 110/110 e lode nel 2002, presso l’Università degli Studi di Pavia e il Master in Riabilitazione dei Disordini Muscoloscheletrici presso l’Università di Genova; da allora frequenta costantemente corsi di aggiornamento con i più importanti docenti di fama internazionale.
Pratica fisioterapia come libero professionista con tecniche di Terapia Manuale Osteopatica.
Dr.ssa Federica Soana
L’Āyurveda non è solo una medicina con un’ampia profondità di pensiero filosofico, clinico e terapeutico; rappresenta anche una visione filosofica e scientifica di esteso respiro e complessità; legata al peculiare sistema di osservazione dell’espressione della natura.
La Tradizione (di qualunque natura e provenienza essa sia) è un distillato evolutivo dell’esperienza e quindi della memoria stessa.
È solo nelle Tradizioni che possiamo ritrovare la nostra vera natura e recuperare ciò che abbiamo dimenticato, ciò che ci ha fatto perdere di vista il senso delle cose e della vita stessa. Fra le tradizioni più antiche del mondo, sopravvissute intatte in millenni di storia c’è l’Āyurveda, definita anche “medicina tradizionale indiana”.
“L’individuo sano è colui che ha gli umori, il fuoco digestivo, i componenti tissutali e le funzioni escretorie ciascuno in buon equilibrio, e che ha lo spirito, i sensi e la mente sempre compiaciuti”.
Questa definizione considera quindi i tre principali aspetti della vita della persona: corpo, mente e spirito.