È molto probabile che, almeno una volta nella vita, ci sia capitato di avvertire un dolore localizzato alla spalla, più o meno intenso, in alcuni casi concentrato in un punto ben identificabile (la cui pressione può alleviarne la sensibilità, ma non risolve il problema!), in altri, invece, è un dolore diffuso, non facilmente collocabile e di intensità variabile.
Ciò è comprensibile perché il dolore di spalla è piuttosto comune e rappresenta, infatti, uno dei principali disturbi a carico del sistema muscolo-scheletrico, insieme al mal di schiena e al dolore a livello del collo.
Purtroppo la complessità della spalla e di tutte le strutture ad essa correlate implica, inevitabilmente, difficoltà nella comprensione di ciò che, in quel momento e per quella specifica persona, sta andando storto e che potrebbe compromettere una risoluzione spontanea del disturbo.
Il dolore di spalla è uguale per tutti?“NO!”
Molti sono i fattori che potrebbero partecipare all’insorgenza del dolore di spalla e questi, spesso, non sono sempre ben identificabili.
Oggi, infatti, si tende a suddividere questo disturbo in due macro categorie:
il dolore SPECIFICO e il dolore ASPECIFICO di spalla, la cui differenza sostanziale riguarda la possibilità o meno di individuare con precisione e chiarezza la causa (appunto SPECIFICA!) del problema.
È bene ricordarsi che sì, talvolta vi possono essere delle somiglianze tra il dolore di un paziente e quello di un altro, ma occorre prestare la giusta attenzione ad ogni singola situazione … l’apparenza inganna!
È di fondamentale importanza che il professionista specializzato nella cura del dolore di spalla sia in grado di identificare se il suo dolore è da inserire nel primo gruppo o nel secondo perché, necessariamente, l’approccio alla cura sarà differente a seconda delle circostanze!
Quali sono gli elementi principali che ci permettono di inquadrare il dolore di spalla?
Per quanto riguarda il “dolore Specifico” di spalla, la marcata impotenza funzionale, l’impossibilità di eseguire uno o più movimenti, il dolore notturno particolarmente intenso (non il classico dolore che insorge se, per sbaglio, ci giriamo sul lato dolente, ma un dolore talmente forte da svegliarci e da non farci chiudere occhio!) ed, eventualmente, una caduta sulla spalla o altro trauma precedente, sono alcuni degli aspetti che dovrebbero far drizzare le antenne. In questi casi la cosa migliore è chiedere un consulto al medico competente (ortopedico o fisiatra) per escludere qualsiasi problematica più o meno grave che potrebbe incidere sul percorso di cura; per poi dopo impostare un percorso di riabilitazione adeguato.
Il “dolore Aspecifico”, invece, è un po’ più subdolo, spesso meno invalidante del dolore specifico, ma da considerare con uguale attenzione in quanto sottovalutarlo non è una scelta saggia (quante volte ci capita di avvertire un fastidio che speriamo passi da solo, ecco, in questo casi non è la soluzione migliore!).
Pertanto, una volta che si è correttamente inquadrato il disturbo del paziente, escludendo l’eventuale presenza di gravi problematiche ben identificabili (dolore SPECIFICO!), si può procedere ad una attenta analisi per comprendere cosa non stia andando nel verso giusto alla spalla del paziente.
La Fisioterapia è utile nel “dolore ASPECIFICO” di spalla?
Il nome stesso, “dolore Aspecifico”, richiama qualcosa di non ben identificabile e pertanto in questi casi, piuttosto che incaponirsi nel ricercare la specifica causa del fastidio (praticamente impossibile e poco conveniente!), risulta molto più utile individuare una o molteplici strategie che migliorino la sintomatologia del paziente durante l’attività quotidiana, perciò, sì! La fisioterapia è un’ottima soluzione per tale problema.
È bene ricordare che anche nel dolore Specifico, la fisioterapia è utile, ma solo in alcune condizioni e dopo aver escluso gravi problematiche.
Il fisioterapista specializzato possiede diverse “frecce al suo arco” per poter intervenire sul disturbo del paziente.
Inizialmente lo scopo del trattamento deve essere improntato sulla riduzione del dolore durante l’esecuzione di quei movimenti che il paziente riferisce come alterati; successivamente ci si concentrerà sul mantenimento di tale beneficio nel lungo periodo, cercando, nei limiti del possibile, soluzioni per evitare la ricomparsa del dolore stesso.
L’applicazione di specifiche tecniche di terapia manuale consente di ridurre l’eventuale rigidità della capsula articolare (una sorta di rivestimento protettivo che copre l’articolazione della spalla), migliorando l’elasticità dei legamenti e della muscolatura che probabilmente si troveranno in uno stato di sofferenza.
L’uso di esercizi terapeuticispecifici, da affiancare e, talvolta, da prediligere al trattamento manuale, con l’eventuale utilizzo di elastici o cinture, consente di ripristinare i movimenti deficitari, inizialmente da svolgere sotto la guida attenta del professionista e successivamente da ripetere a domicilio, in completa autonomia. Il compito di questi esercizi è fondamentale perché consente di trovare nell’immediato delle strategie che permettano al paziente di rendersi nuovamente autonomonella vita quotidiana, obiettivo essenziale nel trattamento del dolore Aspecifico di spalla.
Talvolta, se il fisioterapista ritiene possa essere utile, si può introdurre nel percorso di cura l’uso diterapie fisiche e strumentali (ad esempio: Tecar, Laser e Ultrasuoni) con lo scopo di ridurre nel breve periodo l’eventuale stato infiammatorio che potrebbe aggravare il dolore del paziente.
Il trattamento può prevedere, infine, massaggi decontratturanti e tecniche miofasciali con il compito di ristabilire la corretta funzionalità di tutti i muscoli, evitando che questi possano ulteriormente indebolirsi o creare delle discinesie, ovvero movimenti anomali e poco coordinati della spalla dovuti proprio ad alterazioni muscolari.
Quindi, cosa fare se soffriamo di dolore di spalla?
Dobbiamo preoccuparci?Solitamente no, a meno che non vi sia la presenza di segni e sintomi che possono essere riconducibili a problemi specifici (dolore Specifico di spalla!) e che devono essere assolutamente identificati per non compromettere il percorso di cura.
La tempistica è importante?Assolutamente sì! Nel caso di un dolore persistente, non ben identificabile, che non compare nello stesso punto e che si sposta a seconda dei movimenti, tralasciarlo e aspettare che si risolva da solo non è la soluzione migliore, anzi…!!!
Attenzione a prodotti descritti come miracolosi: nella migliore delle ipotesi potrebbero ridurre il sintomo solo nel breve periodo, ma senza risolvere il vero problema e addirittura cronicizzare il dolore.
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Fisioterapista OMT, iscritto all’Albo di Fisioterapia presso l’Ordine TSRM PSTRP di Pavia al n’ 42.
Il dott. Salerno ha conseguito la laurea in Fisioterapia nel 2015, presso l’Università degli Studi di Pavia; il Master in “Riabilitazione dei Disordini Muscoloscheletrici” presso l’Università degli Studi di Genova con la collaborazione con Libera Università di Bruxelles.
Attualmente frequenta costantemente corsi di aggiornamento con i più importanti docenti internazionali per approfondire e migliorare ulteriormente le conoscenze nella Terapia Manuale e della Neuromodulazione del Dolore Cronico e Acuto.
Parla in modo fluente inglese e francese.
Dr. Filippo Louvin
Fisioterapista OMT, iscritto all’Albo di Fisioterapia presso l’Ordine TSRM PSTRP di Pavia al n° 312.
Il dott. Louvin ha conseguito la laurea in Fisioterapia nel 2016, presso l’Università degli Studi di Pavia; il Master in Fisioterapia Manuale Ortopedica presso l’Università Internazionale della Catalunia a Barcellona.
Attualmente frequenta costantemente corsi di aggiornamento con i più importanti docenti internazionali per approfondire e migliorare ulteriormente le conoscenze nella Terapia Manuale, la Massoterapia e la Chinesiologia.
Parla in modo fluente il francese, l’inglese, lo spagnolo e il catalano/valenciano.
Dr.ssa Gabriella Tuvo
Specialista in Ortopedia e Traumatologia, iscritta all’Albo dell’Ordine dei Medici della provincia di Pavia dal 29/03/2005 al n° 07999.
Per prenotare una visita ortopedica, chiamare o inviare un SMS al numero: 3387638526.
Dr. Alessandro Corda
Fisioterapista OMT, iscritto all’Albo di Fisioterapia presso l’Ordine TSRM PSTRP di Pavia al n°169.
Il dott. Corda ha conseguito la laurea in Fisioterapia con 110/110 e lode nel 2002, presso l’Università degli Studi di Pavia e il Master in Riabilitazione dei Disordini Muscoloscheletrici presso l’Università di Genova; da allora frequenta costantemente corsi di aggiornamento con i più importanti docenti di fama internazionale.
Pratica fisioterapia come libero professionista con tecniche di Terapia Manuale Osteopatica.
Dr.ssa Federica Soana
L’Āyurveda non è solo una medicina con un’ampia profondità di pensiero filosofico, clinico e terapeutico; rappresenta anche una visione filosofica e scientifica di esteso respiro e complessità; legata al peculiare sistema di osservazione dell’espressione della natura.
La Tradizione (di qualunque natura e provenienza essa sia) è un distillato evolutivo dell’esperienza e quindi della memoria stessa.
È solo nelle Tradizioni che possiamo ritrovare la nostra vera natura e recuperare ciò che abbiamo dimenticato, ciò che ci ha fatto perdere di vista il senso delle cose e della vita stessa. Fra le tradizioni più antiche del mondo, sopravvissute intatte in millenni di storia c’è l’Āyurveda, definita anche “medicina tradizionale indiana”.
“L’individuo sano è colui che ha gli umori, il fuoco digestivo, i componenti tissutali e le funzioni escretorie ciascuno in buon equilibrio, e che ha lo spirito, i sensi e la mente sempre compiaciuti”.
Questa definizione considera quindi i tre principali aspetti della vita della persona: corpo, mente e spirito.
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